Strategie per l’adattamento e la resilienza dei sistemi colturali al cambiamento climatico,
con tecniche innovative che permettano il ripristino della fertilità dei terreni
Il Progetto STARTER e i cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici hanno un forte impatto sul sistema produttivo agricolo e possono determinare anche effetti negativi sul suolo agricolo, tra cui i principali sono la riduzione della biodiversità, la riduzione della biodisponibilità degli elementi nutritivi associata ad un uso eccessivo di fertilizzanti per sostenere le produzioni. Effetti negativi si possono poi ripercuotere a carico delle falde con possibile aumento anche di contaminanti. Variazioni nell’uso del territorio e del suolo possono accelerare oppure rallentare tali cambiamenti. Il mantenimento di suoli più sani e la gestione sostenibile del suolo e del territorio saranno in futuro indispensabili per affrontare la crisi climatica, produrre cibo sufficiente e adattarsi a un clima in cambiamento.
Il problema che si intende affrontare in questo progetto è quello di mettere a punto strategie che, attraverso
l’adozione di tecniche innovative, permettano il ripristino della fertilità dei terreni, l’aumento della biodiversità
all’interno del suolo e allo stesso tempo possano consentire la riduzione degli input.
Questo tenendo conto – prioritariamente – dei danni relativi all’alluvione che si è verificata nel 2023 in Emilia Romagna. La problematica è particolarmente attuale considerando anche l’alluvione del 2024 in Emilia Romagna e gli eventi meteorologici estremi che si stanno verificando con sempre maggiore frequenza.
Il progetto é finanziato nell’ambito del Complemento di Programmazione per lo Sviluppo Rurale del Programma Strategico della PAC 2023 – 2027 della Regione Emilia Romagna – Intervento SRG01 – OS4 – Bando delibera di Giunta Regionale n. 2343 del 22 Dicembre 2023.
AGRITES S.R.L. é capofila e beneficiario del contributo é riferito all’Obiettivo Generale 2: “Garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima” e all’ Obiettivo Specifico 4: “Contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento a essi, come pure allo sviluppo dell’energia sostenibile”.
L’obiettivo generale del progetto è quello di mettere a punto strategie per l’adattamento e la resilienza dei sistemi colturali al cambiamento climatico, attraverso l’adozione di tecniche innovative che permettano il ripristino della fertilità dei terreni.
La valutazione dell’efficacia di queste strategie e la ampia diffusione del loro utilizzo agli agricoltori, contribuirà al miglioramento della fertilità dei terreni, consentendo un miglioramento nella capacità di adattamento e nella resilienza dei sistemi colturali ai cambiamenti climatici.
Obiettivi specifici:
2. Realizzazione di una sperimentazione ‘on farm’ a basso impatto ambientale, con l’applicazione di prodotti biostimolanti innovativi distribuiti in concia e/o al terreno, per la gestione di frumento tenero, sorgo, mais e girasole in pieno campo; l’applicazione dei prodotti biostimolanti sarà gestibile utilizzando le comuni attrezzature presenti in azienda, nei terreni alluvionati e non alluvionati, con la valutazione delle rese e delle caratteristiche qualitative del prodotto;
3. Valutare lo stato iniziale dei suoli e delle acque di falda nelle aziende agricole sede della sperimentazione, sia alluvionate che non alluvionate, e l’impatto delle soluzioni innovative proposte sulla capacità di ripristinare buone condizioni a livello di rizosfera, a livello della microfauna edafica, e della qualità delle acque; l’evoluzione degli indicatori verrà seguita per due annate agrarie
4. Elaborazione complessiva dei dati relativi alla sperimentazione in campo e alle analisi e valutazioni effettuate sul suolo e sulle acque; individuazione di un modello di best practices, che comprenda strategie per l’adattamento e la resilienza dei sistemi colturali al cambiamento climatico, attraverso la definizione di tecniche innovative a basso impatto che permettano il ripristino della fertilità dei terreni e buone rese e qualità del prodotto. Inoltre, si valuterà l’impatto dei biostimolanti sulla redditività delle colture e sulle filiere alimentari del territorio oggetto di analisi.